FELLINI E IL "420" IN MOSTRA A LUCCA

di Leonardo Gori ©

 E’ il 1937. Federico Fellini, come lui stesso ha accennato nei suoi film, lascia Rimini con l’obiettivo di trasferirsi a Roma, fatale centro di attrazione per un giovane destinato al mondo del Cinema. Ma prima di raggiungere la Capitale, il giovane Federico fa il suo esordio professionale, come umorista, a Firenze. Ha ottimi motivi per fermarsi nel capoluogo toscano: la città è sede di fiorenti iniziative di editoria popolare, oltre a mantenere intatto l’antico fascino di capitale della cultura. Fellini entra in contatto con Mario Nerbini, geniale editore che ha costruito la sua fortuna sui fascicoli d’avventure a dispense e sui fumetti. Fra le varie testate c’è anche un foglio umoristico, "Il 420", nato all’epoca dell’intervento italiano nella Grande Guerra. Il giornale concede molto al Regime, ma nella sua redazione ci sono autentici maestri dell’illustrazione satirica, fra cui Gino Schiatti e il grande Giove Toppi.

Nelle biografie di Fellini si accenna appena all’episodio, quando addirittura non lo si passa sotto silenzio, ma il futuro Maestro instaura un fecondo rapporto di collaborazione con la testata. Nel 1938 e nel 1939, sul "420", appaiono moltissimi raccontini e vignette firmati "Fellas", nom de plume del diciottenne Fellini, che fino ad allora aveva pubblicato solo alcune vignette nelle "Cartoline del pubblico" della "Domenica del Corriere". Più dei raccontini, sono interessanti le vignette. Lo stile sintetico e paradossale dell’autore, con aspetti di autentico surrealismo, è già in parte definito: fra le varie figure di omini minuscoli dal volto tondo, spicca a volte quella di un giovanotto magro e lungo, dotato di una folta chioma che sovrasta il viso triangolare. E’ senz’altro l’autocaricatura dell’autore, che vedremo sempre più spesso in seguito. Nel 1940, Federico Fellini è finalmente a Roma, dove entra nella redazione del celebre "Marc’Aurelio", settimanale umoristico certo assai più diffuso del "420". Dopo il 1943 sarà la volta de "Il Travaso delle Idee", che vedrà ormai il vignettista lasciar posto allo sceneggiatore cinematografico.

Nell’ambito di "Lucca Incontri ‘94", Claudio Bertieri e Ernesto G. Laura hanno curato per l’Ente Autonomo Max Massimino Garnier una mostra su questo importantissimo materiale, che è da considerare l’autentico esordio creativo di Fellini. Si tratta di opere praticamente inedite e pressoché sconosciute. Il "420" è un settimanale rarissimo: una delle poche collezioni complete è in possesso proprio della nuova Casa Editrice Nerbini, che l’ha messa generosamente a disposizione per questo evento. La mostra è ospitata, fino al 13 novembre, dalla Fondazione Ragghianti. Ma non si tratta certo del solo evento lucchese di rilievo: In attesa del prestigioso Salone Intenazionale, che si svolgerà nel 1995, gli appuntamenti sono tutti di grande interesse. Segnaliamo, fra gli altri, una mostra dedicata a Milo Manara, maestro del fumetto erotico e le celebrazioni per i sessant'anni del settimanale nerbiniano "L'avventuroso".

Lucca è, da diversi anni, anche un appuntamento cruciale anche per gli appassionati di giochi di ruolo, che occupano una struttura separata. In questo particolare ambito si svolgerà, nei giorni della mostra, un gioco di ruolo dal vivo, una sorta di caccia al tesoro per le vie di Lucca, sulle orme del guerriero Conan. Ma l’appuntamento clou per tutti gli appassionati di fumetti resta senz’altro la mostra mercato del Palazzetto dello Sport, aperta nei giorni 29, 30 e 31 ottobre. Un’imperdibile kermesse a base di comics, visitata da un numero sempre crescente di appassionati.