Qui comincia l’avventura www.sto-signorbonaventura.it.

Lo studio Numeri e Gilberto Tofano presentano il pilota della serie cartoon sul Signor Bonaventura

 

Tn_bv0.jpg (3937 byte)Bonaventura e il canotto: ecco la prima delle nuove avventure del Signor Bonaventura. Qui comincia l’avventura è infatti il progetto di una serie di cartoon basata sul famosissimo personaggio creato nel lontano 1917 da Sergio Tofano, in arte Sto, e di cui Bonaventura e il canotto è il pilota.

 

Il Signor Bonaventura approda così nel mondo dei cartoon in computer grafica. Nato e vissuto a lungo sulle pagine del Corriere dei Piccoli e dopo aver attraversato teatro e cinema sempre per mezzo della geniale vena grafica, narrativa e soprattutto dello stile di Sto, Bonaventura oggi torna alla ribalta con la sua compagnia al gran completo, in cui brillano tra gli altri: Barbariccia, il nemico bilioso, il Bellissimo Cecè, il gagà eterno accompagnatore di contesse e marchese. e naturalmente il fedelissimo, giallo bassotto.

 

Tn_bv1.jpg (2322 byte)Perché la scelta della grafica tridimensionale? Perché Bonaventura non si è mai limitato alle due dimensioni della pagina stampata, ma da sempre si è proiettato attraverso diversi mezzi, adattandosi allo specifico di ciascuno di essi. Oltre alle migliaia di tavole del Corriere dei Piccoli, infatti, ci sono le sei commedie scritte per il teatro, col loro bagaglio di scenografie e costumi, le réclames, il film del 1941 Cenerentola e il Signor Bonaventura...

L'animazione 3D si pone quindi come tecnica d'elezione per sintetizzare il mondo di Bonaventura tra la vignetta, il palcoscenico e lo schermo; una possibilità che era mancata a Sto, oggi finalmente realizzabile.

 

Tn_bv2.jpg (2925 byte)Gilberto Tofano, figlio di Sto, e lo studio Numeri hanno intrapreso così un lungo lavoro di studio prima e di sintesi creativa poi, che passa per tutto il materiale storico relativo al personaggio vero e proprio “bene culturale” italiano nel suo campo oltre che distaccato e ironico testimone di un’epoca. Non era infatti banale portare nelle tre dimensioni della computer grafica un universo così legato all’eleganza della pagina stampata, e non era immediato neanche interpretare le pose dei personaggi delle vignette e i gesti degli attori attraverso la computer animation. Di qui la scelta di evitare l’effettismo (spesso gratuito) e l’abbondanza (spesso pomposa) di gran parte dell’immaginario caratteristico della grafica di sintesi.

 

Tn_bv3.jpg (2742 byte)La collaborazione tra Gilberto Tofano e Numeri, iniziata nel ’98 quando erano state realizzate le nuove tavole del Signor Bonaventura per il Sole 24 Ore nel quandro della campagna informativa sull’Euro, ha condotto oggi al debutto di Bonaventura nel mondo dei cartoon, e condurrà in futuro in altre direzioni legate alla multimedialità e al teatro.

 

Bonaventura e il canotto è stato prodotto e realizzato dallo studio Numeri di Pisa; Marco Bigliazzi ha curato la regia e la direzione dell’animazione, Giuseppe Muccioli la direzione tecnica e lo sviluppo software e Nicola Cionini la postproduzione video.

Tn_bv4.jpg (2589 byte)Il risultato è un cartoon di tre minuti circa in cui le quartine in versi, curate dallo stesso Gilberto Tofano, e le musiche – curate da Aldo Tarabella – fanno da struttura portante per il dipanarsi della vicenda e per tutti i gesti dei personaggi: una sorta di micro-operetta, con tanto di inchino finale della compagnia.

 

 

Bonaventura e il canotto (3’, computer animation, Betacam)

Pilota della serie Qui comincia l’avventura

Produzione e realizzazione: Numeri

Soggetto: dalle tavole di Sto

Regia: Marco Bigliazzi

Direzione tecnica e sviluppo software: Giuseppe Muccioli

Postproduzione: Nicola Cionini

Sceneggiatura, testi e movimenti: Gilberto Tofano

Grafica e animazioni: Marco Bigliazzi, Nicola Cionini, Giovanni Cipolla, Giuseppe Muccioli

Supporto tecnico e logistico: centro Meta

Musiche originali: Aldo Tarabella

Arrangiamenti: Aldo Tarabella, Marco Bigliazzi

Registrazioni audio: Planet Sound, Firenze

 


NUMERI www.numeri.it                                   

Profilo

 

Numeri nasce a Pisa nel 1994 dai comuni intenti progettuali e dalle diverse personalità creative di Marco Bigliazzi e Nicola Cionini, entrambi storici dell’arte (per formazione), musicisti (per passione), grafici e illustratori (per professione).

Un anno prima avevano già suscitato l’attenzione della critica e della stampa specializzata con il cortometraggio “Cavalieri” - un volo virtuale nella riproduzione in computer-grafica dell’omonima piazza pisana -  presentato ai festival Ondavideo, BitMovie e alle selezioni di Imagina. Sebbene realizzato con mezzi e tecnologie poverissimi, l’effetto di realismo delle immagini sintetiche suscitò, ancora anni dopo, lo stupore di prestigiosi interlocutori quali Mario Canali, Flavia Alman, Sabine Reiff, Maria Grazia Mattei, Derrick De Kerkowe...

 

La possibilità di integrare tecniche grafiche tradizionali con gli strumenti introdotti dalle tecnologie informatiche, determina fin dagli esordi le scelte dello studio. Numeri inizia un percorso di lavoro in costante equilibrio tra produzione e ricerca, grazie al quale riesce a guadagnare rapidamente uno stile grafico originale e un’approccio ai nuovi media maturo e disincantato.

È il periodo in cui lo sviluppo tecnologico crea i presupposti per la grande diffusione della comunicazione multimediale. Università, istituti di ricerca e imprese operanti nel settore dell’information technology chiedono idee e contenuti e trovano in Numeri il punto di contatto ideale tra cultura scientifica e cultura umanistica, creatività e competenza tecnica. 

“Due letterati nell’atelier multimediale” intitola l’inserto su Virtual del maggio ’96, per sottolineare la curiosa presenza di Marco Bigliazzi e Nicola Cionini in vari contesti tipicamente riservati, fino ad allora, al mondo informatico.

Mentre due “letterati” si interessano di tecnologie informatiche, un informatico si interessa di grafica e animazione. Nel 1997 entra nel gruppo Giuseppe Muccioli, dopo una lunga e significativa esperienza di ricerca dedicata alle tecniche e agli strumenti della computer-grafica.

 

Il coinvolgimento nel mondo delle nuove tecnologie offre a Numeri la possibilità di arricchire enormente il bagaglio di soluzioni grafiche e capacità espressive tipiche di uno studio grafico tradizionale. Nonostante l’impulso alla sperimentazione e la frequentazione di ambienti scientifici, l’attività dello studio è principalmente legata, soprattutto nei primi anni, al settore della comunicazione visiva.

L’esperienza acquisita nella gestione dell’immagine attraverso media diversi - dalla carta stampata al video, dal CD-ROM a Internet - consente a Numeri di offrire soluzioni creative di grande impatto, ma soprattutto progettate per una comunicazione coordinata. Nascono così tra le numerose produzioni: le campagne informative per il Comune di Pisa; l’immagine coordinata dei progetti UE Scale, Proteus, Renaissance, Palio...; i cortometraggi promozionali di Marchetti, Mediartech, Bell Helmets...; il CD-ROM “Olives and Oil” per Sacis International; le applicazioni in rete Internet per TIN, Finsiel, Ministero dell’Ambiente...

 

Nonostante la quantità e il prestigio delle commesse acquisite, Numeri affida tutto il suo credito ai fatti, rinunciando alle formalità delle tradizionali logiche imprenditoriali. Il contrasto tra la qualità delle produzioni e l’assenza di una vera e propria dimensione aziendale ha altrettanto spiazzato e affascinato clienti e collaboratori, manifestandosi, a seconda dei punti di vista, come un limite dello studio o uno dei suoi pregi.

A prescindere tuttavia dall’ essere impresa sui generis:

Numeri riceve da Gillo Pontecorvo e Maurizio Nichetti il Premio Perseo al Festival Mediartech ’96 per il cortometraggio “Numeri presenta Numeri”, inaugurando con Nichetti un rapporto di stima e amicizia ancora in corso; partecipa con la stessa opera a Cartoombria ’96; nel 1997 è a SMAU, ospite di Netscape, per la suite di giochi on-line “Something Special”, realizzata in collaborazione con DreamTeam; nuovamente a Mediartech ’98 con il cortometraggio “Vicari”; nel 1999 con il corto “Souvenir” partecipa a Cartoombria e al Festival del Cinema di Sorrento...

L’idea per “Souvenir” nasce da una ricerca condotta nel corso del 1998 all’interno di un progetto promosso dalla Regione Toscana. Numeri realizza - in collaborazione con la società Humanware e il centro META del Consorzio Pisa Ricerche - un ambiente interattivo di realtà virtuale dedicato all’evoluzione urbanistica della celebre Piazza dell’Anfiteatro a Lucca.

 

L’attività sperimentale di Numeri, abbandonando progressivamente la tematica dei beni culturali, si concentra sull’animazione di caratteri e sulla creazione di storie originali. I media privilegiati sono il video e Internet, e la crescente area di intersezione che lo sviluppo tecnologico sta creando tra i due.

Nel 1998 Numeri conosce Gilberto Tofano, regista teatrale e figlio del grande disegnatore e attore Sergio Tofano che firmò con lo pseudonimo STO le celebri storie del Signor Bonaventura. Il taglio creativo e i linguaggi espressivi di Numeri si prestano bene a interpretare lo stile di STO, fresco, elegante, surreale e sempre permeato da una sottile vena di ironia. Ma accettare una così pesante eredità comporta anche un lungo lavoro di studio sulle commedie teatrali, la letteratura per ragazzi e, soprattutto, le storiche tavole del Corriere dei Piccoli.

Nascono un’amicizia e alcuni progetti dedicati al personaggio di Bonaventura: le nuove tavole illustrate per il Sole 24 Ore; la commedia “La regina in berlina” per le scene del Piccolo Teatro di Milano, con le rivoluzionarie scenografie in computer-animation; e soprattutto la serie di cartoni animati per la televisione “Qui comincia l’avventura...”, con le musiche originali di Aldo Tarabella, di cui è è stato recentemente realizzato l’episodio pilota “Bonaventura e il canotto”...

 

Queste esperienze inquadrano piuttosto bene il percorso dello studio negli ultimi anni: l’interesse nel settore della comunicazione visiva passa in secondo piano a favore di un impegno sempre più orientato verso l’illustrazione e l’animazione di storie. L’obbiettivo è quello di lasciare emergere definitivamente una vocazione narrativa, sempre comunque espressa tra le righe dei lavori svolti e tuttavia non sempre assecondata nella piena autonomia delle sue possibilità espressive e produttive.

A conferma di ciò i brevissimi e graffianti cartoni animati per Internet della serie “Manzo”, realizzati per il nuovo sito delle studio (d’imminente pubblicazione) come esempio di nuovi contenuti a supporto della comunicazione telematica.