LEGGERE IL FUMETTO
Benoît Peeters

Dopo McCloud e Eisner ecco un nuovo saggio indispensabile per decifrare segreti e potenzialità della “nona arte”. “Leggere il fumetto” del franco-belga Benoit Peeters (l’autore della serie delle “Città Oscure”) non è un manuale tecnico per addetti ai lavori o per aspiranti fumettari, ma un vero e proprio invito a scoprire il piacere della lettura dei fumetti e a facilitare la conoscenza della vasta produzione europea.

 

 

 

 

Benoît Peeters

Note biografiche a cura di Gianfranco Goria, verificate direttamente con l’Autore.

 

 

Benoît Peeters è nato a Parigi il 28 agosto 1956. Vive a Bruxelles dal 1978.

Laureato in Filosofia alla Sorbonne, prepara il diploma dell’Ecole pratique des Hautes Etudes sotto la direzione di Roland Barthes, consacrando un corposo studio all’albo di Hergé I Gioielli della Castafiore.

Pubblica il suo primo romanzo, Omnibus, nel 1976  e si dedica interamente alla scrittura a partire dal 1982, moltiplicando le opere nel campo della sceneggiatura, della critica, della progettazione e realizzazione di mostre.

Specialista dell0opera di Hergé, pubblica i saggi critici Le Monde d’Hergé e Les Bijoux ravis  e ha coordinado l’edizione della sua opera integrale per le Editions Rombaldi. Teorico e critico, ha pubblicato numerosi saggi su Hitchcock, Paul Valéry, Nadar, Töpffer, ma anche sulla sceneggiatura, lo storyboard, il fumetto e il multimedia.

Anni di strettissima collaborazione con François Schuiten gli hanno permesso di costruire con lui il ciclo delle Cités obscures. Oltre dodici album sono già usciti e hanno ottenuto numerosi premi e traduzioni in una dozzina di lingue.

Appassionato di racconto in tutte le sue forme, e del rapporto tra testo e immagine, Benoît Peeters collabora anche con altri designatori (Alain Goffin, Anne Baltus, Frédéric Boilet), una fotografa (Marie-Françoise Plissart), un musicista (Didier Denis) e dei registi (Raoul Ruiz, Pierre Drouot).

Ha realizzato tre cortometraggi (tra i quali Le Compte rendu, che è stato presentato in selezione ufficiale al festival di Berlino) e numerosi documentari, principalmente sul fumetto. In particolare, con Pierre Sterckx, ha concepito la serata a tema “Tintin reporter” presentata su Arte e la rete RTBF nell’ottobre del 1995.

 

PREFAZIONE di Gianfranco Goria

 

In questi ultimi anni, destreggiandomi tra i compiti di presidente dell’associazione italiana professionisti del fumetto Anonima Fumetti e la direzione del Centro Nazionale del Fumetto[1], ho avuto modo di leggere e conseguentemente proporre per la pubblicazione, nel mio altro ruolo di consulente editoriale, alcuni veri capolavori della saggistica mondiale sul fumetto[2], curiosamente sempre realizzati da autori di fumetti.

Anche quello che avete fra le mani è il prodotto, superbo, di un autore che ritaglia parte del suo tempo per dedicarsi alla ricerca sul medium e alla divulgazione delle sue analisi scientifiche. Benoit Peeters, nostro gradito ospite in occasione del convegno internazionale Fumettopolis (Torino, 1998), è conosciuto in Italia particolarmente per la serie delle Città Oscure, creata insieme all’amico François Schuiten, pubblicate anni fa dalla Comic Art. In realtà la sua creatività spazia dal fumetto al fotoromanzo, dalla sceneggiatura alla multimedialità...

C’è spesso stata una grossa resistenza a pubblicare in Italia volumi realizzati nei paesi di lingua francese, per il timore che fossero poco comprensibili i tantissimi e ricchi riferimenti alla fumettografia d’oltralpe. Al contrario penso che possa essere soltanto di stimolo, per i lettori (e per gli autori) italiani, confrontarsi con la ricca produzione dei nostri “cugini”. In fondo dovrebbe esserci vicina sotto molti aspetti, essendo anche noi europei. E lo è stata, in effetti, per molti anni; quegli anni in cui leggere un settimanale per ragazzi[3] voleva dire avere sotto gli occhi il meglio dell’intelligente creatività fumettistica, d’avventura e umoristica, europea e italiana. Ma le cose mutano continuamente: ed ecco che, oggi, le nostre librerie, quelle non specializzate in fumetto, stanno riempiendosi di pregevoli edizioni delle migliori opere di "bande dessinée" tradotte ex novo in italiano. Ecco che i molti riferimenti qui citati diventeranno presto consultabili anche nella nostra lingua: anni di lavoro in questa direzione stanno infine portando dei frutti.

 

L’arte è universale, si dice, e questo è vero anche per la “nona arte”; per questo sono convinto che anche chi di voi non ha la fortuna di aver potuto leggere le storie cui si fa riferimento in questo saggio, sarà comunque in grado di cogliere quanto Peeters ha da dirci sul fantastico linguaggio del fumetto. In fondo il sottotitolo “Leggere il Fumetto” non indica solo la volontà di spiegare “come” si può leggere un fumetto, quanto un vero e proprio invito al piacere della lettura, e per chi vorrà seguire il consiglio, la ricca bibliografia in appendice sarà un tesoro prezioso!

 

Un ringraziamento particolare va questa volta al traduttore, Guido Vogliotti[4], anch’egli, manco a farlo apposta, proveniente da un passato di cartoonist.

 

 

 

Titolo: LEGGERE IL FUMETTO

Autore: Benoît Peeters

Formato: cm 17 x  26

Pagine: 144  bianco/nero

Copertina: a colori

Confezione: Brossura

Periodo di pubblicazione: Ottobre 1999

Prezzo di copertina: £ 38.000

Terzo volume della VPP dedicato all’analisi del linguaggio del fumetto, a completamento di un programma editoriale intento a formire strumenti per facilitarne la conoscenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



[1] che, insieme all’insegnamento della sceneggiatura per il fumetto, alla gestione dei siti Internet e ai lavori di progettazione del Museo del Fumetto, mi hanno lasciato purtroppo troppo poco tempo per fare fumetti...

 

[2] Da “Understanding Comics” di Scott McCloud, ai saggi di Will Eisner “Comics & Sequential Art” e “Graphic Storytelling”, editi in Italia dalla Vittorio Pavesio Productions, il cui titolare è egli stesso un autore di fumetti!

 

[3] Per chi fosse così giovane da non poterlo ricordare, mi riferisco al periodo del Corriere dei Piccoli/Corriere dei Ragazzi.

 

[4] Più noto per le sue pubblicazioni nel campo della tibetologia.