Galleria Italia - Italian Gallery
Rassegna di Personaggi del Fumetto Italiano
Prima parte
a cura di Franco Fossati e Gianfranco Goria
Lavori in Corso - Works in progress


Dante

Marcello Toninelli, 1969

Divertente parodia di Dante Alighieri e della sua Divina Commedia, con un Dante perplesso e frastornato guidato nei meandri dell'Inferno da un saccente e non molto simpatico Virgilio, questa serie a strisce ha esordito sulle pagine di Offside per approdare finalmente nel 1994 su quelle del Giornalino dopo essere stata pubblicata anche su altre testate, tra cui Fumo di China.


Dark

Marcello Toninelli e Alfio Scalisi, 1992

Diretta da Steffan Sobiesky, il quale assume soltanto persone che amano i gatti, Dark è una rivista che si occupa di casi oscuri e misteriosi. Dal redattore capo Jake D'Orlando (fisicamente identico al John Belushi interprete dei Blues Brothers), al fotografo Blacky, all'aspirante giornalista Gillian Dempsey sono tutti impegnati in avventure ai limiti dell'impossibile, che non hanno un inizio e una fine netta ma che si intrecciano ininterrottamente come le soap opera televisive. Può essere curioso ricordare che D'Orlando approfitta di ogni occasione per immergersi nella lettura delle avventure di Lady Crime, un fumetto nel fumetto disegnato dallo stesso Toninelli.


Demon Hunter

Gino Udina e autori vari, 1993

Michael Sloane è un grintoso ispettore di polizia dell'ottavo distretto di Manhattan che ama girare per le strade della città su una Harley 883 Hugger, usa una 44 Magnum ed è abilissimo nelle arti marziali. Grazie a una misteriosa pietra magica fusa nella carne della sua mano sinistra può anche trasformarsi in pochi secondi in un mostruoso giustiziere, Demon Hunter, un potente essere sovrannaturale praticamente invincibile. Realizzata graficamente dagli allievi della Scuola del fumetto di Milano, questa serie mescola il poliziesco all'horror, grattacieli e mondi arcani, bande giovanili e magia nera.


Dennis Cobb

Max Bunker (Luciano Secchi) e Magnus (Roberto Raviola), 1965

Noto anche come Agente SS018, Dennis Cobb è un ex marine sempre pronto all'azione. Nato sulla scia del successo ottenuto dai film di James Bond, è un tipo eccentrico che non fa nulla per non farsi notare (a incominciare dai capelli, tagliati come quelli degli indiani moicani), ama le belle donne e i gadget fantascientifici. Impegnato in intricati casi di spionaggio e di controspionaggio, spesso conditi da una notevole dose di autoironia, in una delle sue missioni questo agente segreto ha avuto addirittura a che fare con Adolf Hitler e Martin Bormann, a suo tempo sopravvissuti alla caduta di Berlino e intenti a dar vita al Quarto Reich.


Diabolik

Angela-Luciana Giussani e Luigi Marchesi, 1962

Indiscusso capostipite del cosiddetto fumetto nero, pur essendo un criminale, Diabolik è molto meno violento dei suoi numerosi imitatori. Spesso uccide, ma lo fa solo quando è necessario e il più delle volte eliminando altri criminali. E che sia stato concepito da due donne lo si può capire soprattutto dall'intenso rapporto che lega il genio del male a Eva Kant sin dal suo primo apparire, nel febbraio 1963. Al successo di questo personaggio hanno contribuito numerosi sceneggiatori e disegnatori. Tra i primi vogliamo ricordare almeno Patricia Martinelli, Alfredo Castelli e Alberto Ongaro. Ai disegni si sono invece succeduti Enzo Facciolo, Sergio Zaniboni, Giorgio Montorio, Franco Paludetti e molti altri autori. Nel 1968, dopo un reclamizzato ma mai realizzato film con Alain Delon, Mario Bava dirige Diabolik, interpretato da John Philip Law e da Marisa Mell.


Dick Fulmine

Vincenzo Baggioli e Carlo Cossio, 1938

Presentato ai lettori come "il grande poliziotto italo-americano terrore dei gangster", Dick Fulmine agiva come agente in borghese della polizia di un'improbabile Chicago ed è stato a lungo popolarissimo in Italia pur essendo protagonista di storie un po' grossolane e nazionaliste. Può essere curioso ricordare che il Ministero della Cultura Popolare, intervenne sugli autori perché gli togliessero il caratteristico maglione a collo alto (troppo "americano") e lo facessero più bello, eliminando la mascella eccessivamente quadrata. Cos", nella storia La bottega del cinese, pubblicata il 20 gennaio del 1942, Dick Fulmine ebbe un incidente automobilistico e si sottopose a un'operazione di plastica!


Don Chisciotte

G. Mellini e Angelo Bioletto, 1939

Le mille disavventure del folle cavaliere della Mancia creato dallo spagnolo Miguel de Cervantes all'inizio del Seicento sono state più volte "ridotte" a fumetti nel nostro paese, a cominciare dalla storia di Mellini e Bioletto apparsa sull'Audace nel 1939, fedele all'originale e notevole soprattutto per il disegno. Tra le altre versioni meritano di essere ricordate quella di Benito Jacovitti, che nel 1950 pubblica sul Vittorioso un Don Chisciotte che vive nell'Italia del secondo dopoguerra, e quella realizzata nel 1968 da Lino Landolfi per il Vitt.


Il dottor Faust

Federico Pedrocchi e Gustavino (Gustavo Rosso), 1939

Raccontata da vari narratori, da Spies a Marlowe, da Goethe a Mann, la leggenda dell'uomo che ha venduto la propria anima al diavolo in cambio di una nuova giovinezza, è stata diverse volte raccontata dal cinema e dai fumetti. Dopo aver realizzato le prime tavole di questa storia sull'Audace, Gustavo Rosso si ammalò e la sceneggiatura sarà ripresa soltanto due anni dopo da Rino Albertarelli per essere pubblicata su Topolino. Può essere curioso ricordare che proprio su Topolino Carlo Chendi e Luciano Bottaro pubblicheranno nel 1958 Il doctor Paperus, un'ottima storia "interpretata" dai personaggi disneyani.


Il dottor Fred

Miguel Paiva, 1974

Creato dal brasiliano Miguel Paiva, che in quel periodo viveva in Italia, il dottor Fred assomiglia all'attore Groucho Marx ed è proprio come "non" dovrebbe assolutamente essere uno psicanalista. Del tutto impreparato dal punto di vista scientifico, questo personaggio è infatti interessato soprattutto alle finanze dei suoi pazienti, tanto che nei casi di doppia personalità pretende sempre un doppio onorario!


Il dottor Rigolo

Emanuele Pirella e Tullio Pericoli, 1972

Servile e indeciso direttore di un grande quotidiano, sempre in attesa di ordini dalla proprietà e dai politici, debole con i forti e forte con i deboli, il dottor Piergiorgio Rigolo era solo uno dei tanti protagonisti della serie Identikit di illustri conosciuti, ritratti spiritosi e spesso impietosi di vari importanti personaggi della realtà italiana pubblicati sulle pagine di Linus. Divenne un protagonista perché consentiva agli autori di intervenire di volta in volta su avvenimenti piccoli e grandi da un osservatorio privilegiato della cronaca politica italiana. In queste storie hanno spesso fatto capolino anche personaggi reali come Agnelli e Fanfani, Andreotti e Berlinguer.


Druuna

Paolo Eleuteri-Serpieri, 1985

Creata per il mercato francese e apparsa sulle pagine di Pilote prima di approdare su quelle dell'Eternauta, l'affascinante e procace Druuna vive in un futuro sconvolto da terribili mutazioni genetiche e soltanto alla fine della sua prima avventura si scoprirà che questo mondo è in realtà una gigantesca astronave-asteroide controllata da un computer. Candida e selvaggia nello stesso tempo, con il passare del tempo questa eroina (ispirata graficamente all'attrice Valerie Kaprinski) diventerà protagonista di storie sempre più disinibite.


Dylan Dog

Tiziano Sclavi e Angelo Stano, 1986

Noto anche come l'indagatore dell'incubo, Dylan Dog è un detective molto particolare che vive e lavora a Londra, con il suo assistente Groucho, che assomiglia all'attore Groucho Marx e passa la maggior parte del tempo a dire battute incredibili, e ha quasi sempre a che fare con splendide fanciulle e con mostri e mostriciattoli di ogni tipo. Creato graficamente da Claudio Villa, ha il volto dell'attore Rupert Everett, non ama viaggiare in aereo, suona il clarinetto e lavora da tempo immemorabile al modellino di un galeone spagnolo. Ma non sappiamo praticamente nulla del suo passato né dei motivi che l'hanno spinto a lasciare la polizia. Ricche di riferimenti a film e romanzi dell'orrore, le storie di Dylan Dog (realizzate da vari disegnatori tra i quali possiamo ricordare almeno Corrado Roi e Pietro Dall'Agnol) sono state il maggior successo editoriale italiano degli anni Ottanta.


Dyno

Parke Stobo (Enrico Bagnoli) e Raffaele Paparella

Presentato ai lettori come "l'ultimo vero e romantico eroe del West", Dyno è un moderno cowboy che agisce nell'America dei giorni nostri. Senza rinunciare al tradizionale abbigliamento dei cowboy e al suo cappellone Stetson, ha sostituito il tradizionale cavallo con una potente e rombante moto, chiamata familiarmente Calamity Jane, e la pistola con il lazo. Pur avendo vissuto soltanto poche storie, questo personaggio avrebbe certo meritato maggior fortuna per la sua originalità.